Parigi

PARIGI (Francia) – Conservatorio Nazionale Superiore della Musica

La “Città della Musica” nel quartiere de La Villette a Parigi offre sale da concerto, musei degli strumenti, librerie musicali fornitissime e qui tutto ruota intorno al Conservatorio Nazionale Superiore della Musica e della Danza, il più importante istituto di settore a livello europeo se non addirittura mondiale.

Il conservatorio si presenta con una struttura architettonica moderna e qui alcuni numeri fanno rabbrividire: oltre 1200 studenti, quasi 300 pianoforti.

Dopo l’organo Rieger dell’auditorium, altri tre strumenti sono stati aggiunti per consentire agli studenti di confrontarsi nei vari repertori musicali.

Un organo barocco a due manuali realizzato da Blumenroeder ed uno strumento romantico-sinfonico, sempre a due manuali, realizzato da Peter Meier e Marco Venegoni.

Ma è con il terzo strumento che i due docenti d’organo, Olivier Latry e Michel Bouvard, hanno voluto giocare una scommessa importante: non ancora una copia storica ma la realizzazione di un organo innovativo, in grado di stimolare e far emergere gli stati d’animo degli studenti, un organo pensato per l’improvvisazione organistica.

Uno strumento camaleontico, capace di adattarsi come un guanto a chi lo suona, grazie alla duttilità della trasmissione elettrica, ad una buona base fonica ridistribuita in modo geniale sui tre manuali, oltre a tutta una serie di funzioni innovative.

Dopo tutto, in Francia, l’improvvisazione è un punto fermo quanto l’interpretazione. L’improvvisazione richiede qualcosa che va oltre la padronanza della teoria, della letteratura, delle armonie, richiede un’immaginazione trasversale, capace di attingere alle sensazioni e trasformarle in musica.

Anche per questo motivo, i due docenti delle cattedre d’organo sono stati affiancati sin dalle prime fasi di progettazione da un pool di studenti, appartenenti ai corsi avanzati, in grado di orientare il progetto verso esigenze nuove e contemporanee e in grado di trarre da ogni canna e combinazione possibili nuove sfumature e colori.

Un sfida dunque che sembra vinta dal momento che i primi commenti degli studenti sono entusiastici, non poteva essere che così, del resto i progettisti sono una garanzia.

L’ORGANO

E’ composto da una consolle a tre manuali che comanda 13 registri ad estensioni differenziate. La trasmissione, elettrica, è stata espressamente richiesta dai consulenti per avvicinare gli studenti al mondo reale (gli organi a trasmissione elettrica sono la maggioranza degli strumenti esistenti) dove distanze consolle-organo, ritardi acustici, richiedono capacità e conoscenze particolari.

I 13 registri reali che compongono lo strumento, grazie alla tecnica di un magnete per nota, sono stati sfruttati in modo differenziato e vario nei 49 registri che compongono la disposizione fonica dell’organo.

Di base le pressioni, i tagli delle canne e le voci dei registri si avvicinano alla tradizione francese, è stato infatti un organaro francese, Nicolas Toussaint, che ha curato l’intonazione dello strumento costruito in Italia.

Mentre G. Organo, Positivo e Recitativo hanno personalità distinte, possono confluire in infinite combinazioni scambiandosi i manuali, dividendosi in solo/accompagnamento, accoppiandosi in qualsiasi tono, tutto facilmente gestibile dall’organista. Stesso discorso vale per la sezione di Pedale dove è possibile dividere la pedaliera in due sezioni, una bassa in grado di suonare i registri del pedale ed una alta che assume funzioni differenti con l’unione ai manuali: esempio, nota trattenuta nei bassi suona la sezione del Pedale mentre altre note premute in contemporanea negli acuti suonano le corrispondenti note dei manuali uniti alla pedaliera.

La funzione Sostenuto nelle sue due varianti (in addizione o in sostituzione) permette la trattenuta delle note o degli accordi sulla tastiera.

La funzione Pizzicato permette di avere questo particolare effetto sulla tastiera accoppiata, così come la funzione Soprano permette di avere solo la nota più acuta di un accordo al manuale unito.

Accoppiamenti programmabili permettono di creare unioni a piacere tra i manuali al di fuori di quelle canoniche: Recitativo al Positivo a 2.2/7′, G. Organo al Pedale tre semitoni sopra, non ci sono limiti ai colori che si possono ottenere.

Qui non solo si sfruttano appieno le moderne possibilità garantite dall’elettronica ma si testano le “condizioni acustiche” che un organista può incontrare nell’esecuzione di un concerto, preparandosi al meglio impostando un ritardo simulato al tocco dei tasti in modo da ricreare nella piccola sala i ritardi acustici delle grandi sale da concerto o delle chiese.

L’intero organo è dotato di due casse espressive, una dentro l’altra che permettono un’infinità di gradazioni di volume e colori e lo rendono capace di simulare una grande varietà di strumenti e ambienti in una sala da studio.

Si tratta non solo di un organo versatile ma di un vero e proprio laboratorio in miniatura in grado di ispirare l’organista e rilasciare la spontaneità di ognuno che lo suona senza stancarsi, proprio come un bambino in un negozio di caramelle.

COMPOSIZONE FONICA

ABourdon *16′ – 8′
BMontre *8′ 
CBourdon8′ – 4′ – 2′ 
DPrestant *4′ – 2′ 
EGambe8′ – 4′ – 2′  
FFlûte4′ – 2′ 
GBasson16′ – 8′ 
HHautbois (Dessus)8′ 
IPlein – Jeu III *1.1/3′ 
JQuinte – Larigot 2.2/3′ – 1.1/3′
KTierce – Sèptieme1.3/5′ – 1.1/7′ 
LVoix Cèleste8′ 
MClarinette8′ 
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