AZZIO (Varese)

IL NUOVO ORGANO
La chiesa del Convento di Azzio (Varese) è un monumento seicentesco di grande interesse storico per la Valcuvia. Da alcuni anni è attivo un comitato che ne promuove il restauro, al fine di valorizzare, accanto all’ attività liturgica anche le peculiarità artistiche dell’edificio. In questa logica si colloca l’iniziativa, fortemente voluta da alcuni benefattori, di dotare la chiesa di un organo a canne.
La storia del Convento si intreccia a quella della casa organaria Mascioni, che proprio in questa chiesa ebbe i suoi natali. Durante il periodo delle soppressioni napoleoniche due frati conventuali P. Antonio e P. Pasquale Mascioni, rifugiatisi ad Azzio, avviarono il giovanissimo nipote Giacomo ad intraprendere l’arte organaria.
Il nuovo strumento è a trasmissione meccanica e composto da due manuali, pedaliera.

In particolare lo strumento, collocandosi in un’architettura del Seicento, ha come modello sonoro l’estetica degli strumenti seicenteschi.

La disposizione fonica è stata progettata dal M° Lorenzo Ghielmi ponendo un’attenzione particolare alla musica di Johann Sebastian Bach, il più profondo e spirituale compositore di musica organistica. In tal modo quest’organo diventerà uno strumento di riferimento per tutta la provincia di Varese: in questo territorio infatti sono conservati molti preziosi strumenti dell’Ottocento italiano, ma raramente è possibile ascoltare il grande repertorio organistico bachiano.
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COMPOSIZIONE FONICA

2 tastiere di 50 note (Do-re) – pedaliera 26 note (Do-re) – senza Do#1

Manuale  I – Gr. Organo
1.Principale8′
2.Ottava4′
3.Sesquialtera 2 file
4.Mistura 3-4 file
5.Flauto a camino8′
Pedale
10.Subbasso16′
11.Trombone 16′
Manuale  II – Positivo
6.Bordone8′
7.Flauto a cuspide4′
8.Nazardo3′
9.Ottava2′
Tremolo
Unioni
I al Ped
II al Ped
I al II