
LA CHIESA
Seconda a Milano per ampiezza dopo il Duomo, fu eretta a partire dal 1485, per lascito del nobile arcivescovo milanese Daniele Birago, e venne terminata nel 1729. In origine, si trattava di una struttura a croce greca dominata dalla cupola. Fu poi ingrandita dalle due cappelle sotto i bracci trasversali, per assumere infine l’attuale pianta basilicale.
L’ORGANO
Il 12 agosto 1558 l’organaro Gian Giacomo Antegnati riceveva il saldo del pagamento di quanto dovutogli per la costruzione di un organo nella chiesa milanese di Santa Maria della Passione.
La stupenda cassa, tutt’oggi esistente, a destra guardando l’altare “in cornu Epistolae”, ci rivela una delle caratteristiche salienti: era un organo di 12 piedi, con la canna del fa grave in facciata;
Nella prima metà del Seicento fu costruito di fronte all’ Antegnati un secondo organo in una cassa “gemella”. Non sappiamo il nome del costruttore di questo secondo strumento, restaurato, con il totale reintegro della parte fonica nel 1985. Il somiere e la tastiera sono antiche. La disposizione fonica, di chiara tradizione rinascimentale, presenta alcune aggiunte, probabilmente settecentesche: un registro di cornetto, un registro ad ancia nei bassi e i contrabbassi al pedale; forse l’artefice di tale aggiunte fu Gio.Paolo Binago, organaro milanese, il cui nome è inciso sulla cassa dello strumento accanto alle date 1726 1727. Nei secoli seguenti a S. Maria della Passione si succedettero sicuramente molti organari.
Mentre la cassa “in cornu Evangelii” rimase a lungo muta, fino al restauro del 1985, l’antica cassa dell’Antegnati ha ospitato fino a poco tempo fa uno strumento della ditta Balbiani-Vegezzi-Bossi. Questo strumento si presentava però incompatibile a riproporre un “dialogo a due organi”: da qui la coraggiosa scelta di cedere questo strumento vecchio ma non antico (oggi si trova in una chiesa di San Martino della Battaglia) per ricostruire uno strumento di migliore qualità artistica e che consentisse l’esecuzione a due organi.
Alla casa organaria Mascioni, incaricata di realizzare lo strumento, è stato richiesto di costruire un organo (ci si permetta di ricalcare il contratto cinquecentesco del Duomo milanese) conforme ali registri principali che sono nell’altro orghano che di presente si usa, qua/i sono li sottoscritti: prima il principale di XII piedi; l’ottava; la quintadecima; la decimanona; la vigesimaseconda; la vigesimasexta e la vigesimanona; il flauto in ottava. Oltre a questi si è superato l’organo preesistente co/far maggior numero de registri del/i detti registri sino al numero de registri ventotto. In realtà la sfida è stata molteplice: non si è trattato solo di fare un organo più grande ma bensì di provare a realizzare un’idea che chi scrive insegue da tempo: riuscire ad unire la purezza di suono dell’antico Ripieno italiano con la chiarezza polifonica della Mixture tedesca; mischiare i luminosi e delicati colori del Rinascimento nostrano con la tavolozza sonora necessaria per la musica di Bach. Uno strumento estremamente creativo quindi, non una copia; una creazione ancorata a più tradizioni, non uno strumento da museo, ma neppure un organo “eclettico” (intendendo con ciò un carrozzone senza personalità dove si può suonare tutto da Cavazzoni a Messiaen… tutto, ma male!).
Organo in cornu Epistulae
Sulla cantoria alla destra del presbiterio, si trova il nuovo organo a canne Mascioni opus 1155, costruito nel 2001 utilizzando la cassa del preesistente strumento barocco di Gian Giacomo Antegnati.
L’organo, creato appositamente per il repertorio barocco tedesco, è a trasmissione integralmente meccanica, con due tastiere di 56 note ciascuna (Fa-1-Re5) e pedaliera di 30 note (Do1-Fa3).
MANUALE |
Principale 16′ |
Ottava |
XV |
XIX |
XXII |
XXVI |
XXIX |
XXXIII |
XXXIV |
Flauto in VIII |
Voce umana Soprani |
Cornetto Soprani |
Regale Bassi |
Contrabbassi (al Pedale) |
Tiratutti |
COLONNA DESTRA |
Principale II bassi |
Principale II soprani |
Ottava |
Quintadecima |
Decimanona |
Vigesimaseconda |
Vigesimanona |
Trigesimaterza e trigesimasesta |
Sesquialtera |
Voce Umana |
Timballi ai pedali |
Flauto ai pedali |
Organo in cornu Evangelii
Sulla cantoria alla sinistra del presbiterio, si trova un organo a canne barocco del XVII secolo, restaurato nel 1985 dalla nostra ditta.
Lo strumento è a trasmissione meccanica, con unica tastiera di 57 note (Do-1-Do5) con prima tastiera scavezza e pedaliera a leggio di 18 note (Do-1-La1) con prima ottava scavezza, priva di registri propri e costantemente unita al manuale.
MANUALE |
Principale 16′ |
Ottava |
XV |
XIX |
XXII |
XXVI |
XXIX |
XXXIII |
XXXIV |
Flauto in VIII |
Voce umana Soprani |
Cornetto Soprani |
Regale Bassi |
Contrabbassi (al Pedale) |
Tiratutti |